giovedì 28 giugno 2012

3rd round best movie


Terzo sondaggio e per la terza volta un pari merito in cima al podio: Sydney e Città di Dio (4 voti).
L'ultimo spettacolo (3 voti), scavalcato sul rettilineo finale, condivide il secondo gradino con Una tomba per le lucciole che col suo vortice di tristezza sembrava rimbalzare ogni voto.
Con 2 voti ciscuno, seguono L'ultimo cinema del mondo e Quasi amici. A chiudere la classifica con un solo punto M e La voce Stratos.
Un girone davvero combattuto fino all'ultima proiezione!

martedì 26 giugno 2012

Il gigante di ferro


Regia: Brad Bird
Storia originale: Ted Huges
Titolo Originale: The iron giant
Nazione: Stati Uniti
Produzione: Warner Bross
Anno: 1999
Genere:  fantascienza

Brad Bird comincia giovanissimo a lavorare alla Disney, si fa le ossa come regista con The Simpsons, di cui dirige le prime serie ed approda poi alla Warner dove dirige il suo primo lungometraggio: the Iron Giant.
Il soggetto è tratto dal libro The iron man del poeta Ted Huges e riadattato dallo stesso Bird.
Ambientato in un paesino del Maine negli anni '50, in piena guerra fredda e paranoia marziana, narra le avventure e l'amicizia di un bambino ed un gigantesco robot venuto dallo spazio.
La caratterizzazione dei personaggi si avvale dell'esperienza di Tony Fucile, ex Disney su Aladin e Il re leone.
Efficace e godibile l'integrazione di animazione classica e CGI.
Nonostante sia piuttosto difficile, proprio a livello di layout, concepire inquadrature e sviluppi di piani sequenza fluidi quando si lavora con soggetti di proporzioni così differenti, il risultato ottenuto in questo caso è veramente mirabile.

Tra le curiosità la presenza dei due macchinisti del treno, "Frank" e "Ollie", caricature di due animatori storici della Disney: Frank Thomas e Ollie Johnston, appassionati di modellismo ferroviario che, tra l'altro, prestano anche la loro voce ai personaggi.
La scelta del cognome del protagonista, Hogarth Huges, è un tributo allo scrittore della storia.
Pete Townshend degli Who, affascinato dal racconto di Huges, nell'89 pubblica una rock opera basata sullo stesso ed intitolata The iron man: a musical. In seguito la Warner ne acquista i diritti con l'intento di farne un musical cinematografico, progetto lasciato momentaneamente nel cassetto e che infine darà vita a questo lungometraggio animato.

All American Boys (Breaking Away)



All American Boys (Breaking Away) è un film del 1979 diretto da Peter Yates. Nel 1980 fu realizzato un prequel sotto forma di serie televisiva intitolata L'America in bicicletta.

Titolo originale     Breaking Away
Paese     USA
Anno     1979
Durata     100 min
Colore     colore
Audio     sonoro
Genere     commedia, sportivo
Regia     Peter Yates
Soggetto     Steve Tesich
Sceneggiatura     Steve Tesich
Fotografia     Matthew F. Leonetti
Montaggio     Cynthia Scheider
Musiche     Patrick Williams
Scenografia     Patrizia von Brandenstein e Lee Poll

Interpreti e personaggi

Dennis Christopher: Dave Stoller
Dennis Quaid: Mike
Daniel Stern: Cyril
Jackie Earle Haley: Moocher
Barbara Barrie: Evelyn Stoller
Paul Dooley: Raymond Stoller
Robyn Douglass: Katherine
Hart Bochner: Rod

mercoledì 20 giugno 2012

Sidney


titolo originale: Hard Eight 
nazione: USA 
anno: 1997 
regia: Paul Thomas Anderson 
durata: 101' 

 Sydney (Hall), giocatore professionista di lungo corso e mezza tacca, invita il giovane barbone John (Reilly) a seguirlo a Las Vegas dove gli insegna a campare sui tavoli dell'azzardo. Due anni dopo a Reno John si è rimpannucciato, passando dalla tutela di Sydney a quella di Jimmy (Jackson) e di Clementine (Paltrow), vispa cameriera di dubbia moralità. 1° film a basso costo di P.T. Anderson, figlio dello showman Ernie Anderson (Ghouladi). Come nel successivo Boogie Nights, non nasconde i suoi debiti con R. Altman, J. Demme e M. Scorsese (in minor misura con Tarantino), con i B movie degli anni '40 e il cinema noir dei '70. Il suo è, però, qualcosa di meglio e di più di un pastiche metacinematografico. Sceneggiatura accorta, regia competente, senso dell'atmosfera, sapiente messa in valore degli attori.

Imdb

Quasi amici


lunedì 18 giugno 2012

L'ULTIMO CINEMA DEL MONDO



titolo originale El viento se llevó lo qué
nazione Argentina
anno 1998
genere Commedia
durata 85 min.
distribuzione  (DMVB, Surf Film, Canal +)
cast  Fabian Vena (Pedro) • Vera Fogwill (Soledad) • Carlos Roffe (Amalfi) • Sergio Poves Campo (Caruso) • Jean Rochefort (Edgar Wexley) • Angela Molina (Maria) • Ulises Dumont (Antonio)
sceneggiatura  Alejandro Agresti
musiche  Paul Michel van Brugge
fotografia Mauricio Rubinstein
montaggio Alejandro Brodershon

Anni Settanta, Soledad, una tassista di buenos Aires, lascia la sua città, la famiglia, il lavoro, le amicizie, per mettersi in viaggio verso sud in cerca di una nuova vita.
Il caso la porta in un paesino sperduto della Patagonia dove il tempo sembra essersi fermato. Qui abitano persone semplici ma allo stesso tempo folli e grottesche per le quali l'unico contatto con il resto del mondo pare essere una vecchia sala cinematografica dove, dopo essere passate "in tutti i cinema del mondo", giungono infine le pellicole cinematografiche.
Rotte, tagliate, rovinate, esse vengono "sapientemente" ricongiunte dal proprietario del cinematografo. Il risultato sono stralci di filmati montati al contrario, proiettati sotto sopra.
E questa pare diventare appunto la cultura e l'espressione scombinata anche di quei folli abitanti.
Soledad saprà ambientarsi in questo nuovo mondo, così vero nella sua assurdità ed ingenuità.

Potrà l'avvento finale della televisione uniformare e plasmare anche queste menti folli?

mercoledì 13 giugno 2012

L'ultimo spettacolo


 

Regia Peter Bogdanovich
Soggetto Larry McMurtry (romanzo)
Sceneggiatura Peter Bogdanovich e Larry McMurtry
Titolo originale The Last Picture Show
Distribuzione Columbia Pictures
Attori Timothy Bottoms (Sonny-losfigato), Jeff Bridges (Duane-ilfigo), Cybill Shepherd (Jacy-latroia)
Anno 1971
Nazione USA
Durata 118'

Premi Oscar
Miglior attore non protagonista a Ben Johnson (Sam-ilsaggio)
Miglior attrice non protagonista a Cloris Leachman (Ruth-gallinavecchia)


Inizi degli anni '50 a Anarene, piccola città immaginaria del Texas.
Nonostante il nome del paese sia inventato, pare che Larry McMurtry, autore del romanzo da cui è tratto il film, abbia tratto spunto dalla cittadina in cui è nato, Archer City (Texas), dove non può più tornare perché la comunità lo odia per aver diffamato la provincia americana.
Nel paesetto regna la noia che fa da sfondo ai fremiti sessuali dei giovani, alle frustrazioni delle persone di mezza età, alle nostalgie dei vecchi. La guerra di Corea è alle porte e i giovani, che presto saranno chiamati alle armi, lasciano lentamente alle spalle le loro illusioni, la loro gioventù e i loro miti. Il vento sembra spazzar via la vecchia vita del paese, dove tutto è destinato a morire, anche il cinema. La sala cinematografica, prima di chiudere, offre appunto l'ultimo spettacolo: Il fiume rosso di Howard Hawks con John Wayne.

Inizi degli anni '50, un’epoca che suscita negli Stati Uniti una nuova ondata di nostalgia. Peter Bogdanovich ha anticipato questo sentimento con un film in bianco e nero (come da suggerimento di Orson Welles) che si rifà esattamente ai modelli cinematografici di vent’anni prima.

Curiosità
Il film non ha un commento musicale originale. In tutte le scene in cui vi è una musica di sottofondo, si tratta ovviamente di brani d'epoca che provengono da una radio, da un juke box o da un giradischi portatile.

Nel 1990 Bogdanovich ha girato il seguito di questo film, intitolato Texasville, il sequel ha riunito quasi tutto il cast del primo film, ma non ne ha ottenuto lo stesso plauso e lo stesso successo critico.