venerdì 25 maggio 2012

Cannes

A Cannes si sta svolgendo l'attesissimo Festival del cinema.
La colonna di destra di Repubblica.it ci regala Red carpet in tutte le salse: Brad Pitt coi capelli a caschetto e gli occhiali da sole a specchio (senza Angelina ?!?!?!?), Kirsten Dunst con le fossette perfora guance e cuori, Nicole Kidman che ha smesso di usare il botox.
Stamattina mi sono nominata Inviata speciale del Cineforo, ho preso un volo per Cannes, un taxino ed eccomi sulla croisette.
Qui sotto troverete una strettissima selezione: scarto la feccia che avete i palati raffinati!

Amore di Michail Aneke
Anne e Georges sono insegnanti di musica in pensione, conducono una vita serena. Un ictus improvvisamente colpisce Anne e collassa la loro vita. Georges non smette di amare e di lottare, sopportando le conseguenze affettive ed esistenziali della malattia.  Spetterà a lui accompagnarla al loro ‘ultimo concerto'.
Aneke ha vinto la palma d'oro per Il Nastro Bianco (lentissimamente meraviglioso)

Reality di Matteo Garrone
Luciano Ciotola vive a Napoli in un palazzo fatiscente con la moglie e i figli avendo come coinquilini numerosi parenti. Gestisce una pescheria mentre con la moglie ha attivato un traffico illegale di prodotti casalinghi automatizzati. Luciano ha una vocazione per l'esibizione spettacolare così il giorno in cui i familiari lo sollecitano a partecipare a un casting de ¨”Il Grande Fratello” non si sottrae. Entra così in una spirale di attese che trasformerà la sua vita.
Il protagonista è un ergastolano detenuto nel carcere di Volterra.

De rouille et d'os (Ruggine e Ossa) di Jacques Audiard
Vi segnalo questo film (nonostante alcune perplessità) perché il regista è bravo, ha fatto anche Il Profeta che mi è piaciuto molto.
Le perplessità derivano dal fatto che la storia mi sembra un po' strappacore...
Ali si ritrova improvvisamente sulle spalle Sam, il figlio di cinque anni che conosce appena. Senza un tetto né un soldo, i due trovano accoglienza ad Antibes, in casa della sorella di Alì. Tutto sembra andare subito meglio. Il giovane padre trova un lavoro come buttafuori in una discoteca e, una sera, conosce Stephane, bella e sicura, animatrice di uno spettacolo di orche marine. Una tragedia, però, rovescia presto la loro condizione. Lei perde le gambe perché un'orca gliele stacca e bla bla bla...non so...guardate il Profeta comunque!! :-)


Moonrise Kingdom Wes Andreson Finalmente!!! è tornato Wes Anderson!!! Cast pieno di star!
Estate 1965. Su un'isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo ‘difficile' per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.


Il festival non è ancora finito! Nei prossimi giorni posterò nuove recensioni!!
Vado a bermi un Kir royal, che sono a Cannes e qui li fanno buoni!

giovedì 24 maggio 2012

La voce Stratos



Titolo originale La voce Stratos
Paese Italia
Anno 2009
Durata 110 min
Genere documentario
Regia Luciano D'Onofrio e Monica Affatato

Voluto dalla moglie (Daniela Ronconi, La voce Stratos) è un documentario biografico su Stratos (nome), Demetrio (cognome), cantante ed esponente della poesia concreta morto a 34 anni nel 1975.
Oltre alle interviste, anche vecchie fotografie, filmini amatoriali, materiali di repertorio. 
Rare immagini girate nell'Ospedale Psichiatrico di Trieste, notevole testimonianza del chitarrista Paolo Tofani degli Area e altri.

Non si può dire che il montaggio sia raffinato, ma la voce, il canto, la ricerca, la sperimentazione fanno tutto.
Votatemi! Votatemi! Votatemi!

martedì 15 maggio 2012

M - Il mostro di Düsseldorf

Considerato uno dei capolavori dell'espressionismo tedesco, è il primo film di Lang ad avvalersi del sonoro. Il grande regista utilizza questa nuova possibilità tenica in maniera magistrale. Lang assorbe l'atmosfera politica e sociale tedesca del suo tempo, se ne appropria e la dispiega come materia su cui elaborare tematiche artistiche.
Il film è anche una dimostrazione dell'eccelsa tecnica di Lang e del montatore Paul Falkenberg, che introducono innovazioni narrative, mutuate in parte dall'opera di Ejzenštejn, che avranno un impatto importantissimo sul cinema che seguirà.

 Il film è da considerare come uno dei prototipi del filone noir che si sviluppò poi in America negli anni Quaranta.

Il film in Italia non ebbe mai il visto della censura, né negli anni 30 né nel primo dopoguerra. Solo nel 1960 uscì nelle sale, con quasi trent'anni di ritardo.

 Nel 1933 è stato indicato tra i migliori film stranieri dell'anno dal National Board of Review of Motion Pictures.

 Nel 1951 ne è stato girato un rifacimento a opera di Joseph Losey, intitolato M. Il film sembra avere inoltre ispirato l'episodio Il tribunale della malavita della quarta stagione del telefilm Miami Vice.

Titolo originale M - Eine Stadt sucht einen Mörder
Paese Germania
Anno 1931
Durata 117 min
Colore B/N Audio sonoro
Genere poliziesco, noir, thriller
Regia Fritz Lang
Sceneggiatura Thea von Harbou, Fritz Lang
Fotografia Fritz Arno Wagner
Montaggio Paul Falkenberg
Musiche Edvard Grieg

mercoledì 9 maggio 2012

2nd Round Best Movie


Chiuse le votazioni del secondo sondaggio.
Ancora una volta un primo posto a pari merito:
entrambi con 3 voti Elling e Tokyo godfathers.
Secondo posto per Estomago e Quadrophenia.